Riflettendo sulle amicizie nei socialnetwork

20 gennaio 2014 , 0 Samantha Lenarda

Leggendo un articolo sul blog di rudybandiera ci rifletto e commento anche se faccio parte dei suoi 5000 amici e probabilmente sono arrivata per ultima, il che non mi impedisce di pensare che il mio “amico” abbia tutte le carte in regola per poterne raccontare delle belle sul mondo del web.

I Social Network sono un grande laboratorio sperimentale. Chi li utilizza per condividere le proprie emozioni o per condividere i propri interessi con i loro amici reali e virtuali, chi invece dei Social ne fa un lavoro e quelli sono i #socialcosi

Ora, è evidente che i secondi usano questi luoghi per aumentare il proprio bacino di utenza e diffondere così il proprio socialpensiero dando lo spazio di intravedere nei loro post la propria competenza e professionalità nel campo della comunicazione. E fino a qui…

E’ anche vero che i cosiddetti “amici” non lo sono nel senso stretto del termine, con pochi di loro ci si è bevuto lo spritz insieme, ma è anche vero che tutti quegli “amici” che affollano la pagina del tuo Social in un modo o nell’altro dopo un po’ ti si affezionano, seguono i post, commentano, fanno le battute e se continuano a rimanere qualche motivo ci sarà. Sì certo gli stronzi ci sono sempre, ma anche nei bar, nei locali e non solo nei Social, ci sono quelli che rispondono provocando, quelli che pensano tu sia un pallone gonfiato, quelli che aspettano di coglierti in fallo. Ma che volete gente, la notorietà ha sempre un prezzo! E questo accade sia su Fb (o chi per esso) sia nella vita reale.

Mi piace pensare invece che tra tutti gli “amici”ce ne siano tanti che hanno idee e che possano comunque stimolare i socialpensieri di noi socialcosi (e mi ci metto dentro anche io) e che riescano, attraverso i loro commenti, a farci notare modi nuovi di comunicare, nuovi sistemi per viaggiare in rete e che soprattutto non rappresentino semplicemente un bacino di utenza che aumenti il numero dei like.

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