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Mondadori & Anobii

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La notizia ha ormai fatto il tour di tutti i quotidiani cartacei e online più importanti sulla piazza, per non parlare dei siti o dei blog in qualche modo interessati all’argomento: Mondadori ha comprato Anobii!

Ed eccoci qua dopo Amazon che acquista Goodreads, ve lo ricordate?, anche il gruppo Mondadori, la storica casa editrice italiana, capisce l’antifona e si mette in scia con Anobii.

Che cos’è Anobii?

Intanto vi svelo una curiosità: Anobii è preso dal nome Anobium Punctatum che sta ad indicare il tarlo della carta, nomignolo che equivale al nostro “topo da biblioteca” e come tale si affibbia generalmente a chi si impegna nello studio.

È un social reading, un social network basato su un argomento specifico e condiviso: la passione per la lettura e i libri in cui gli utenti iscritti inseriscono in una sorta di libreria virtuale i propri titoli di libri preferiti e ne forniscono una sinossi oppure una critica o un commento. L’interazione con gli altri è data dalla possibilità di consultare le loro preferenze nelle loro librerie. Lo stesso Anobii propone di seguire gli utenti in base a gusti simili di lettura. L’inserimento dei libri è molto semplice basta immettere il loro codice isbn e così facendo ora Anobii ha catalogato circa 40milioni di libri!

Evidentemente la Mondadori ha intuito le potenzialità nell’aggregare a sé un social network prima di tutto perché, come dichiara, porre i lettori al centro di una Community diventa per Mondadori uno studio reale dei gusti letterari delle persone e soprattutto la piattaforma di osservazione per le scelte editoriali future, ma poi e questo lo aggiungo io, forse si è anche accorta che trasmettere all’utente finale la mera informazione del prodotto che vendi non è più sufficiente.

La promozione di un prodotto aziendale non passa più solo attraverso la diffusione del prodotto stesso, la spinta deve essere maggiore, la diffusione di un prodotto deve essere preceduto dall’attenzione data spontaneamente in nome della competenza di un’azienda.

E come la trasmetti sta competenza?

Attraverso i contenuti, ovviamente, che però non tratteranno più solo della tua azienda e del tuo prodotto ma si spingono oltre: i contenuti ormai si occupano dell’argomento inerente al tuo prodotto di vendita, questo accresce l’interesse e dimostra competenza e professionalità. 

Quindi se ad esempio vendi scarpe non parlerai più unicamente di quel prodotto, dei modelli, dei materiali o della buona qualità, ma le scarpe diventeranno un argomento esplorato a 360 gradi dove si potrà spaziare dalla storia della nascita della scarpa, agli aneddoti più disparati, alle notizie sulle scarpe più strane al mondo, a quelle che indossano i vip e chi più ne ha più ne metta. Così facendo si suscita la curiosità dell’utente che avrà voglia di seguirti perché dai notizie che creano interesse non solo per il tuo prodotto ma anche per la competenza che hai su quel prodotto.

Perciò se vendi libri, spaziare all’interno di un argomento così vasto e vario è ancora più semplice, ma è necessario catturare l’attenzione, creare l’aspettativa, e se ti ritrovi in mano un bacino di utenti come quello di Anobii, beh allora… per quanto si possa modificare o migliorare… hai già vinto!

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