Testi e contesti
La sete di informazioni e la forte concorrenza spingono a sentire la necessità di essere presenti in rete per creare collegamenti e connessioni interscambiabili che si moltiplichino per farsi conoscere in modo capillare tra le maglie invisibili del web.
Ma le notizie che ci arrivano, lo sapete anche voi, sono talmente tante che spesso eliminiamo perché ci trovano distratti, o troppo impegnati per prenderle in considerazione o che, peggio, scartiamo perché non attirano sufficientemente la nostra attenzione.
Dunque il rischio maggiore quando ci si ritrova a volersi presentare nel mondo del web con la propria azienda o con il proprio blog è quello di essere cestinati perché poco attraenti per eccessiva somiglianza ad altri, per ripetitività o per scarsità di argomentazioni.
Ma il cosa scrivere è collegato al motivo, al perché. In internet non si può pensare di scrivere a tempo perso. Non funziona. La motivazione deve essere forte, dovete aver qualcosa da dire e dirla in maniera adeguata rispetto al pubblico al quale vi rivolgete. Semplice vero? Le regole infatti sono sempre le stesse ma il pubblico questa volta è molto più vasto e quindi la questione si fa più complessa perché oltre al cosa e al perché ora dovete pensare a trovare e scegliere gli strumenti di comunicazione corretti e usare i registri adeguati a seconda dello strumento da voi scelto. Un esempio valga per tutti: facebook non è twitter e un sito aziendale non è un blog. Il pubblico è fondamentalmente diverso e la stessa cosa si deve esprimere in quattro modi diversi.
Ultima cosa importante: in rete bisogna esserci, bisogna essere sempre presenti perché a causa della superficie scivolosa del web le informazioni scorrono rapidissime e quindi anche la memoria è molto breve, perciò la presenza quotidiana diventa essenziale per aumentare il vostro grado di popolarità e i vostri contatti.
E soprattutto per non incorrere in un fastidioso “skip” bisogna avere il dono della sintesi e io ho già detto troppo
Suggerimenti da “bacaro” A volte per riprendere basta poco…